giovedì 31 luglio 2014

Sharknado 2 - L'intervista a Anthony C. Ferrante, regista


Anthony C. Ferrante, esattamente oggi 30 luglio, compie gli anni (ma è impossibile scoprire in rete quanti) e per festeggiarli al meglio ha deciso di rilasciare una bella intervista a noi ragazzotti di Filmbuster(d)s. 
Chi è Anthony C. Ferrante? E' il regista di Sharknado e Sharknado 2 - The Second One, in onda proprio questa notte sul canale americano SyFy Channel. Il primo capitolo divenne immediatamente un cult epocale, capace l'anno scorso di mandare in tilt Twitter -c'è chi parlò ironicamente della primavera araba americana- con centinaia di migliaia di tweet, tra cui quelli di Damon Lindeloff e di una Mia Farrow strabiliata. Ad un anno di distanza da quella folle serata, dove mise in ombra persino la premiere di Pacific Rim, vediamo com'è cambiata la sua vita e cosa ci può dire di questo secondo capitolo. 
Il tornado di squali sta per tornare!
L'anno scorso intervistammo lo sceneggiatore, Thunder Levin, l'anno prossimo ppomettiamo Tara Reid)

lunedì 14 luglio 2014

Paranormal Stories di AA.VV.

 Nelle sale dal 10 luglio (ma in dvd dal 20 febbraio...)

Prendiamola alla larga che è meglio. Ve lo ricordate Gabriele Albanesi ? Vi ricordate che dopo due soli (orrendi) lungometraggi (Il Bosco Fuori, Ubaldo Terzani Horror Show) aveva deciso di darsi alla produzione? No ? Beati voi, ma tanto ci sono io a rinfrescarvi le idee. Gabriele Albanesi, classe 1978, entra nel mondo del cinema dalla porta di dietro, quella arrugginita che puzza di piscio, piena di numeri di telefono di transessuali: un giorno, dopo aver visto Zora la Vampira, corre su internet a insultare il film e i due registi, i Manetti Bros. (perché lui è anche critico, lo dice wikipedia). Loro, per tutta risposta, lo ripagano producendo il suo primo film.
Ora, chiunque con il senno (di poi) penserebbe che l'abbiano fatto apposta, per vendicarsi: gli avrebbero dato i soldi, sicuri che avrebbe girato una porcheria (d'altronde basta sentirlo parlare), e dopo lo avrebbero preso in giro a vita come aveva fatto lui. Purtroppo però la porcheria piace, si comincia a parlare di rinascita del genere, e, come se non bastasse, qualche presunto critico mette Albanesi sul piedistallo.

martedì 8 luglio 2014

The Raid 2: Berandal di Gareth Evans


In bluray a settembre

Cosa ci fa un imponente regista gallese in Indonesia ?
Un paio d'anni fa avremmo potuto rispondere: realizza uno dei film di arti marziali più belli e importanti di sempre. Oggi possiamo tranquillamente sostituire "film" con "saghe" e "di arti marziali" con un più generico "action", perché dopo il successo internazionale di The Raid: Redemption, l'instant cult che ha messo d'accordo praticamente tutti, Gareth Evans e il micidiale Iko Uwais sono tornati più agguerriti che mai. The Raid 2 (in originale The Raid 2: Berandal che significa teppista o criminale) comincia esattamente dove finiva il primo, ma paradossalmente la sceneggiatura risale a qualche anno fa, un vecchio progetto di Evans e Uwais abbandonato proprio per relizzare The Raid.
Dopo aver risalito una "pagoda" brulicante di criminali, il poliziotto Rama è pronto a consegnare alla giustizia decine di colleghi corrotti, ma la situazione è più complicata di quello che sembra: il boss che ha stanato nel primo film era solo la punta dell'iceberg, e per fare davvero pulizia dovrà infiltrarsi personalmente nella più grande organizzazione criminale della città, il tutto durante una sanguionosa guerra tra bande.

sabato 5 luglio 2014

Insieme per forza di Frank Coraci

In sala dal 2 luglio.

"Deboli segnali di vita"
Negli ultimi anni Adam Sandler ha contribuito notevolmente e ripetutamente all'abbassamento dello standard -già infimo- in cui era caduta disastrosamente la commedia americana. Da esplosivo talento comico della fine anni 90 -Billy Madison, Un tipo imprevedibileWaterboy, Mr. Deeds, Terapia d'urto, 50 volte il primo bacio fino a Cambia la tua vita con un click del 2006- con una commedia campione di incassi all'anno, è passato di colpo ad essere una sciagura incapace di azzeccare mezzo film.
Era persino riuscito a darsi al genere drammatico con risultati sbalorditivi, scelto personalmente da P.T. Anderson in Ubriaco d'amore e straziante in Reign over me. Poi qualcosa si è rotto irrimediabilmente ed è iniziata una discesa agli inferi che non sembrava conoscere fondo. Io vi dichiaro marito e marito e l'inizio della collaborazione con/scoperta di Kevin James-Dennis Dugan hanno dato il fischio d'inizio, anche se il peggio doveva ancora venire, leggi "peggiore commedia del decennio", Jack e Jill, Un weekend da bamboccioni 2 (a pari merito con Comic Movie, chiaro) e "peggior commedia del secolo" Un weekend da bamboccioni 1, Indovina perchè ti odio

mercoledì 2 luglio 2014

Un milione di modi per morire nel West di Seth MacFarlane

Al cinema dal 9 ottobre.


Dopo anni e anni di serie a cartoni animati -Griffin e le meno note e meno riuscite American Dad e The Cleveland Show (oh shit...)-, Seth MacFarlane è passato nel 2012 alla regia di un lungometraggio in live action. Lo ha fatto forse nel momento migliore della sua carriera, ovvero quando il suo genio creativo e umoristico stava raschiando un barile già molto consumato. Le ultime stagioni dei Griffin sono inguardabili, insensati, non sono più divertenti e si trascinano per 22 minuti a volte senza neanche una vera conclusione. Poco importa che lui magari abbia delegato gran parte del lavoro ad altri autori, la firma sua c'è ancora. 
Era più che necessario un cambio di rotta e di medium perchè no, per un comico dal grande talento e dalla innegabile costanza -=! qualità-. Così ha fatto Ted con Mark Wahlberg, summa della sua carriera, un orsacchiotto parlante, volgare, scurrile, ninfomane e strafatto.  Umorismo un po' infantile, come livello non come sostanza, e un primo passo verso una nuova "maturità". In Ted è presente quella struttura che nei Griffin non era ormai più necessaria o prevista.

martedì 1 luglio 2014

Tutte contro lui di Nick Cassavetes

Al cinema dal 19 giugno.

Come il Pasqualone e la Pasqualina, due recensioni gender type.

Recensione per il pubblico femminile.
Il regista de Le pagine della nostra vita torna con una commedia femminista accusata di essere un plagio di un vecchio libro di Paolo Limiti, quello con il cane Flora Dora.
Carly scopre malauguratamente una sera di essere l'amante di un uomo sposato. La moglie di questi, invece che prendersela a morte, le chiede consigli su come agire e si mettono insieme per ordine una elaborata vendetta. Mentre lo pedinano e si consolano a vicenda, scoprono che c'è addirittura una terza donna, molto più giovane, più sexy, più tutto. La solidarietà femminile porterà anche la terza, Amber, ignara di tutto, a unirsi per farla pagare al bastardone. Perchè nessuna sapeva di essere un amante. 
L'inizio è incerto, il personaggio di Leslie Mann è ambiguo. E' mentalmente ritardata -oh, dice anche rinforzo celebrale- è chiaramente un diversivo comico, rispetto alla fiera Carly-Cameron Diaz, ma è poco femminista, è la classica svampita uscita dalla penna di un uomo (non Paolo Limiti) anche se la sceneggiatrice è donna, Melissa Stack.