mercoledì 17 aprile 2013

Oblivion di Joseph Kosinski

Nelle sale dal 11 aprile.
Oblivion è una serie tv ideata, scritta, diretta e interpretata da Enzino Iacchetti...no, ricomincio (quello era Oblivious, credo, internet non mi aiuta, se rifiuta persino lui). 2077, Jack Harper (Tom Cruise) è uno degli ultimi riparatori di droni operanti sulla Terra. Il suo compito è di mantenerli operativi e belligeranti contro gli scavengers, una razza aliena che tenta di sabotarli. La Terra è rimasta inabitata dopo un guerra, vinta dall'uomo, termonucleare contro l'invasore spaziale. Tutta la popolazione si è rifugiata sulla luna di Saturno, Titano. I droni fanno parte di una massiccia operazione per estrarre le ultime risorse vitali.
Un paio di settimane prima che la missione di Jack, e della sua compagna Victoria, giunga a termine la sua esistenza viene sconvolta quando salva una bella straniera da uno spacecraft NASA precipitato.  Non è altri che la donna che sogna ogni notte e che sembra essere un elemento reale del suo passato. Il suo arrivo innesca una serie di eventi che lo costringono a mettere in questione tutto ciò che conosceva e mettono nelle sue mani il destino dell'umanità.

Kosinski dopo il bello e di successo Tron Legacy ci riprova con lo sci-fi. Questa volta tutta robba nuova e riesumando uno scriptino di 8 pagine buttato giù circa sei anni orsono. Raccontino che nessuno s'era mai filato fino a poco fa ("Ah ma Kosinski quello di Tron, stacce che c'ha i sordi questo mo") fino a quando Barry Levine e Jesse Berger della Radical Publishing hanno deciso di farne una graphic novel. Poi Kosinski ha detto "aspetta un pò? Sai cosa? Prima faccio il film". Il problema è che in questi 6 anni non è andato avanti con la stesura. Otto paginette erano e otto so rimaste.
Oblivion è un film bellissimo se non si tiene conto di mille cose, la storia, fra tutte. Dopo un riassuntone mega all'inizio, che ti distrai un attimo come me e ti perdi 100 anni di storia del mondo, -ma non c'è problema perchè lo ridicono 4 o 5 volte- dove tutto viene detto ma mai tutto tutto, il film si rivela in tutta la sua vuotezza. Se non ci fosse Tom Cruise potrebbe essere pure il mio screensaver.
E' vuoto e desolato come la terra post conflitto. Gli spettatori, come gli abitanti, stanno su un altra luna o s'abbioccano. Certo, visto da fumati è molto bello, immagino. Come per Tron 2 la parte visiva, le location/scenografia, i modelli (non per caso Kosinski è architetto de vai a sapere cosa), la ricostruzione di un mondo e un futuro ipotetico, sono da sturbo, ma se Tron andava oltre, grazie a una solida base dietro (il primo capitolo) e un ritmo serrato e spensierato, questo neanche ci prova. 
Non bastasse questo, Kosinski piazza un colpo di scena a metà che più telefonato era impossibile e ammazza quasi totalmente il film perchè sai benissimo come andrà a finire, aspetti solo che il tutto si compia. Nessuna complicazione, nessun ulteriore scossone. Ripropone altri paesaggi da sturbo, aggiunge due dita di azione, alla buon ora, e basta. Ma il pubblico è andato da mo. La telefonaggine, permettete il neolinguismo, è tale anche per come il riassuntone iniziale viene gestito. Dice alcune cose ma ne tralascia molte, troppe.
Per di più è tutto un accrocco di citazioni, ne sbandierate ne pienamente volute, tutto un cliche unico che strizza l'occhio alla sci fi recente e a quella più classica. Il futuro immaginato oggi è sempre piacevole alla vista ma la fantascienza di oggi non ha un futuro -neanche nella memoria dello spettatore post visione- se continua su binari simili. E' sempre stato così, di ottimi film del genere ne sono nati pochi, mentre la maggioranza è costituita da filmetti come Oblivion, tutto concetto e poca sostanza.
Di più, alla fine fa anche la morale, in un finale lunghissimo, stirato a più non posso per arrivare a chissà che minutaggio (manco Carlo Conti ci mette così tanto per arrivare in prossimità del TG1). Stavo per chiedere la sostituzione per i crampi alle gambe che mi erano venuti da tanto che ero dentro a sto finale. Una moda, quella di allungare il brodo a non finire, che Hollywood sta rispolverando alla grandissima.
Fanno la parte del leone le musiche del gruppo franco-hipster M83. Certo la sensazione appena parte la prima traccia è "Minchia Tron 3!" però anche se è la stessa zuppa riscaldata è un sound troppo accattivante per non conquistare (d'accordo, i Daft Punk sono su un altro pianeta).
Tombolino Cruise è sempre più giovane, pazzesco, la Kurilyenko si è sacrificata e ha preso il posto della Chastain (sempre sia lodata) ma difficilmente riesco a darle un giudizio perchè ricordo poco. Andrea Riseborough gagliarda ma anche lei ha memoria volatile. Poi c'è Freeman che imita tutto il tempo il dottor Zaius, contento lui, e Melissa Leo che imita invece HAL9000 con "sorpresona" finale.
In definitiva Oblivion cade facilmente nell'oblio (tiè) per la sua pochezza. Tanto valeva gustarsi qualche tavola della graphic novel o qualche ricostruzione in 3D CGI HD Turbo diesel con sotto della buona musica techno funk e risparmiare qualche soldino e un paio d'orette. Tuttavia Kosinski dimostra un occhio mica male, ma che deve obbligatoriamente essere supportato da una sceneggiatura solida.

2 commenti:

  1. Che rece impietosa. Io non l'ho visto, ma è un bel film.

    No, a parte gli scherzi, la colpa è sempre di Alex. Spero che alla terza sarete più fortunati.

    Monco, scrivi da cane. Che ne dite di assumermi come correttore di bozze?

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  2. Vale la pena solo per il culeiro della Riseborough, il resto si dimentica facilmente (io in sala mi sono persino addormentato).

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