lunedì 18 giugno 2012

Benvenuto a bordo di Eric Lavaine


(in sala dal 15 giugno)
I francesi stanno sempre sul pezzo, non c’è che dire. A meno pochi mesi dall’incidente della Costa Concordia, fanno uscire nelle sale (italiane, perchè in Francia è sucito a ottobre, quindi premonitore addirittura) una commedia estiva con protagonista uno Schettino transalpino.
Remy Pasquier è infatti il neo assunto a bordo di una crociera (una Costa Crociere). No non è capitano ma un semplice animatore, peccato però che sia un vero imbecille. Non conosce le lingue, non ha mai fatto questo genere di mestiere (la sua unica esperienza è al Luna Park), si presenta al colloquio con 3 ore di ritardo e senza scusarsi e gran finale, il suo curriculum è sporco di sugo. Allora perchè lo assumono? Perchè Isabelle, resposanbile risorse umane, lo usa come vendetta contro il suo capo e ex amante che l’ha appena mollata e licenziata. 
Remy ne combinerà di ogni sulla nave,  ma non potrà essere licenziato altrimenti Isabelle rivelerà alla moglie del capo di essere stata per mesi la sua amante. L’imbranato e fancazzista Remy però porterà anche molta allegria a tutta la ciurma, rivelandosi non proprio quel disastro ambulante che sembra.
Va bene, lo ammetto, ho un debole per le commedie francesi, ma d’altronde come non si può? Dopo prodotti come Quasi amici o Benvenuti al nord, ti fidi di tutto no? Questo film dell’esordiente Lavaine è molti gradini in basso rispetto ai suoi predecessori. E’ una commedia quasi commediaccia, sciocchina e prettamente estiva  nonche una bella marchetta per le compagnie di crociera, un pò finite in disgrazia ultimamente.
Ci sono di sicuro molte battutine e gag simpatiche, moltissime già sventolate nel trailer, il trio Franck Dubosc-Philippe Lellouche-Valerie Lemercier non ammette rivali nel far ridere o almeno sorridere, ma siamo davanti a un tipo di ironia infantile, basata sul gioco di parole o sulla infinità stupidità di Remy. Alcune trovate sono poi fin troppo sceme, per una pellicola che riesce anche a emozionare con le molteplici storie d’amore che si intrecciano.
Eppure, pur impegnandosi poco, i francesi sfornano il perfetto prodotto estivo che rimane di gran lunga superiore a un qualsiasi cinepanettone estivo italiano. E questo perchè sono privi di cafonaggine, volgarità, nudo, o volti stantii che ogni natale-ferragosto ci vengono propinati in location esotiche diverse. 
Infatti la Francia mostra come al solito un certo modo e un certo tatto, magari infantile in questo caso, ma mai deprecabile. Insomma, mille volte meglio un Remy Pasquier che  il solito De Sica puttaniere. Vive La France! ma con moderazione.

Voto 5.

Il Monco.

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